Ogni azienda lungimirante che non intenda chiudersi alcuna possibilità di business, di certo si sarà munita di un buon sito web e/o di una pagina/profilo sui principali social network. Fra l’essere presenti online e farsi notare, però, c’è una grande differenza, non solo in termini teorici, ma pratici e di fatturato.
Dopo aver quindi fatto lo “sforzo” di creare e strutturare la propria presenza sui social, è sicuramente il momento di occuparsi di farsi notare. Creare e pubblicare in modo costante e puntuale dei buoni post interessanti è sicuramente importante, ma soprattutto all’inizio affatto sufficiente. È proprio per questo motivo che sin da subito è opportuno crearsi un piccolo pubblico.
Oggi come oggi è possibile farlo investendo un po’ in un’attività di raccolta di interazioni da parte degli utenti del social. Di questo si occupano alcune aziende di web marketing specializzate proprio nel procacciare fan e followers. Non tutte, però, lavorano allo stesso modo e soprattutto sono in grado veramente di raccogliere interazioni che siano reali, cioè di persone che si sono dimostrate interessate al tipo di prodotto o servizio che si propone.
Un esempio è Unica Web Studio, un’azienda specializzata proprio in questo tipo di attività sui principali social e che propone ai propri utenti anche un interessante ed autorevole blog, dove approfondire la conoscenza dei social ed avere molte informazioni interessanti.
Chi sono i followers e quanto contano
I fan o followers, che dir si voglia, sono sostanzialmente i “seguaci” di una pagina o di un profilo social. Essi ne seguono le attività, ne commentano i post e, in alcuni casi, li condividono con i propri contatti. Praticamente, quindi, i followers sono quell’aspetto popolare, reale e credibile che può offrire visibilità. L’interazione, diciamo, è un po’ quello che ha sostituito il passaparola di un tempo, un canale in fin dei conti “promozionale” ritenuto sicuramente il più veritiero ed attendibile. Questo rispetto anche alla migliore pubblicità.
Per seguire un brand sui social non servono iscrizioni particolari, ma è sufficiente che la persona che lo ritiene interessante prema il tasto del mouse per un click (su Mi piace alla pagina o, per esempio, su Segui in Instagram). Dopo questo semplice gesto il soggetto sarà sempre aggiornato su quanto pubblicato da quel brand. Tanti più seguaci si hanno, tanto più significa che si è interessanti ed autorevoli e si è in grado di affermarsi nel proprio settore di riferimento.
La cosa non è da sottovalutare. Basta pensare che il numero di followers è un po’ la base dell’attività degli influencer che ne fanno una costante fonte di guadagno. Più seguaci hanno, maggiore è l’influenza che hanno sugli altri utenti: per l’azienda o il brand il concetto è il medesimo.
Quando i followers sono un rischio: l’importanza della realtà
Hai raccolto migliaia di followers? Ma sono di qualità o “tutto fumo” di cui in realtà la tua azienda non ha bisogno ed, anzi, da cui può essere danneggiata? Per crescere online ed avere successo, come anticipato prima, non basta avere i numeri, ma è indispensabile che siano numeri di qualità. Se si “acquistano” seguaci in realtà affatto interessati, di fatto questi non interagiranno mai attivamente con i post che si pubblicano. Di conseguenza se possono rendere “bella” la pagina di facciata, a conti fatti, servono davvero a poco, senza contare che in tutta probabilità il costo di una raccolta fan di questo tipo supera il guadagno reale.
Diversamente se ci si affida a dei professionisti del settore, essi saranno in grado di fornirvi seguaci realmente interessati ai prodotti ed ai servizi proposti, che quindi interagiranno, commenteranno, dimostreranno apprezzamento, facendo così un’ottima pubblicità ed attirando, allora in modo naturale, altri seguaci. La qualità, insomma, è meglio della quantità.