Anello solitario: come scegliere il pegno d’amore per eccellenza

Tutte le donne che desiderano sposarsi sognano di ricevere un anello solitario il giorno della proposta. Tuttavia, scegliere questo gioiello è tutt’altro che semplice, soprattutto se non si è degli esperti. Dunque, come fare? Per evitare di commettere errori è importante tenere conto di alcuni aspetti fondamentali. Scopriamo insieme quali.

Perché scegliere un anello solitario

Fin dall’antichità, in occasione della dichiarazione, gli uomini sono soliti regalare un anello all’amata, come simbolo di amore eterno. Inizialmente non erano previste gemme, ma con il tempo è stato introdotto il diamante, la pietra più preziosa del mondo. L’abbinamento che va per la maggiore è oro giallo e diamante, poiché si tratta di due materiali tra i più costosi ed apprezzati del pianeta. Tuttavia, è bene sottolineare che esistono differenti tipologie di anelli a solitario.

Per questa ragione in fase di scelta è importante tenere conto di alcuni aspetti fondamentali, ma soprattutto i gusti della futura sposa. Per quanto riguarda il prezzo, non esiste un tetto massimo di spesa, anche se il Galateo vorrebbe che venissero spese almeno tre mensilità. In generale è bene mantenersi intorno ai 4.000 euro. La cosa migliore da fare è conciliare le proprie possibilità economiche con il gusto estetico della destinataria.

I parametri da tenere in considerazione

I parametri che è bene tenere in considerazione in fase di scelta sono: qualità del diamante, titolo dell’oro e montatura. Analizziamoli un po’ più nello specifico.

Qualità del diamante

Il primo aspetto da tenere in considerazione è la qualità del diamante. Infatti, una gemma ricca di inclusioni tende a risaltare poco. Del resto, un anello che vuole simboleggiare l’amore eterno deve essere eccellente. Non bisogna dimenticare che un diamante di qualità rappresenta un vero e proprio investimento, in quanto non perde valore nel tempo. Per riconoscere un buon diamante bisogna considerare le cosiddette 4 C: taglio, colore, purezza e peso. Le pietre migliori sono dotate di un certificato gemmologico dove sono riportate tutte le specifiche tecniche della gemma.

Montatura

Altro aspetto importante da considerare è la montatura. Sicuramente, le possibilità sono tante, ma per chi vuole indossare questo tipo di anello tutti i giorni, la soluzione migliore è una montatura classica, che vada bene con tutto e che non stufi nel tempo. Di fatto, è meglio un gambo liscio e solito, che garantisca lo spazio per un’incisione interna, per un nome o una data. Il diamante, inoltre, deve essere solidamente inserito nella montatura, ma senza esagerare, poiché un’eccessiva chiusura ne impedirebbe la brillantezza. Di norma, per esaltare la bellezza di un diamante sono sufficienti 4 griff.

Titolo dell’oro

É importante considerare anche il titolo dell’oro. In Italia in genere si utilizza oro 750/000 (o 18 kt). Questa dicitura indica la quantità di oro presente nel metallo impiegato e la si può conoscere osservando un piccolo marchio posto all’interno del gambo. Tuttavia, in commercio si possono trovare gioielli caratterizzati da un titolo più basso, dunque è importante fare attenzione. Un aspetto importante da considerare è che il colore dell’oro non influenza più di tanto il prezzo, anche se l’oro bianco costa leggermente di più.